Ci sono giorni in cui ti senti così, alle porte dell’inferno. Giorni in cui sembra impossibile riuscire a rialzarsi e a riprendere il controllo della propria vita. Vorresti gridare, ma in verità non hai nemmeno la forza di fare un passo per accennare un centimetro di reazione.
Una delusione… due delusioni… cento delusioni. Ormai nemmeno le conti più e sembra che non ti facciano più effetto. Nulla. Sei immobile mentre il resto del mondo sembra fuggire veloce… sembra ormai inafferrabile.
Dentro senti l’anima in fiamme. I sogni bruciano… il cuore tossisce e ad ogni colpo ti tiene in vita un secondo di più. Sei come un libro annerito dalle fiamme in cui sono state cancellate le pagine più belle. La gente ne riconosce la strabiliante bellezza, ma nessuno può più accedere ai segreti che un tempo si rincorrevano nei versi incisi su quei fogli.
L’inferno lo senti tu… ma gli altri non lo vedono… non lo percepiscono. Sei tu contro te stesso… sei tu che lotti con le fiamme immaginarie che hai definito “inferno”. Nessuno potrà aiutarti a spegnere quel fuoco, solo tu hai accesso alla sorgente che potrà liberarti dell’incendio che ti tormenta.
In quei giorni sorridere è solo uno sforzo… ma quei giorni sono necessari, anche se mentre li vivi li maledici… ogni secondo passato all’inferno ti servirà a capire che il paradiso non è quello che vogliono venderti, ma quello che puoi costruire tu dentro di te.
Ti sei mai spinta/o alle porte dell’inferno?